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Athos Faccincani

Licenza Media, si iscrive a Ragioneria per accontentare la madre. Nei pomeriggi frequenta, senza dirlo ai genitori, gli studi di Guidi, Seibezzi e Novati, dove impara le tecniche pittoriche, ma sopratutto capisce che l’arte è una parte fondamentale della sua vita.
Dopo il diploma rifiuta un posto in banca per dedicarsi all’arte a tempo pieno. Le opere di questi anni giovanili hanno uno stile espressionista e ritraggono personaggi cupi e sofferenti. Athos Faccincani frequenta gli ospedali psichiatrici e le carceri per riuscire a esprimere meglio la sofferenza e l’angoscia dei suoi personaggi.
Negli anni ’70 gli viene commissionata una mostra sulla Resistenza, grazie alla quale ottiene la nomina a Cavaliere della Repubblica, conferitagli da Sandro Pertini che aveva visitato le sue Personali.
Dopo questa riconoscenza, Athos Faccincani vive un periodo di crisi interiore e abbandona la pittura per un anno. In questo periodo si prende cura del figlio Mattia e compie diversi viaggi nel sud Italia.
Quando decide di ricominciare a dipingere, il suo stile cambia radicalmente sia per i soggetti che per lo stile. In questa nuova fase artistica predilige i paesaggi che rappresentano una natura lussureggiante e rigogliosa. Lo stile è quasi impressionista, i colori usati sono accesi. Ogni quadro ripropone le stesse linee guida: il sole alto, la luce e il racconto semplice. Sembra quasi che Faccincani abbia deciso di combattere la sofferenza del mondo, tipica della sua prima fase, con la pittura.
Athos Faccincani è oggi un artista di enorme successo: ha esposto a Londra, Parigi, Vienna, Chicago, Madrid, Los Angeles, New York, Zurigo, Monterarlo… oltre che in Italia. Le sue opere sono presenti nelle case delle celebrità di Hollywood e ha vinto numerosi premi.