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Stefano Calisti

Stefano Calisti, nasce a Macerata il 30 gennaio 1958, inizia l’attività artistica da autodidatta dopo essersi interessato per alcuni anni di arredamento e design. La sua pittura, caratterizzata da una cromia straordinariamente vivace, ha subito goduto di notevoli consensi di pubblico e di critica. Tra i soggetti preferiti, il paesaggio, e di esso la suggestione evocatrice del colore, della materia e di una luce che si fa accezione e poesia.

Dietro a un colore intenso e al limite del surreale emerge la componente concettuale in cui si contrappongono naturalità ed artificio: un modo di guardare al paesaggio con gli influssi di una visione condizionata da luci artificiali e riprodotta in forma patinata dai media, meno bucolica e naturalistica di quanto non fosse rappresentata agli inizi. La sua espressione attuale progredisce su questa linea. Ma il colore, che nelle prime opere aveva stesure sottili e campiture piane e scandite, è arrivato progressivamente ad aggrumarsi in maniera densa, in una sorta di materia-colore derivata da impasti di polveri e resine acriliche con pigmenti di diversa natura ed organicità.

Ne scaturiscono suggestioni parallele, tattili e visive insieme, come per un’esigenza di far corrispondere all’annotazione pittorica una testimonianza più concreta, sostitutiva della materia che da corpo alla realtà rappresentata. Le sue immagini vengono anche richieste nell’editoria e nella moda. Folta la sua partecipazione a rassegne di carattere nazionale ed internazionale. Sue opere sono presenti in collezioni private nei cinque continenti. Partecipa alla 54 esima Biennale di Venezia a cura di Vittorio Sgarbi e Giorgio Grasso.